Cominciamo oggi un excursus virtuale fra le sette Chiese che sono tappa di una nostra passeggiata guidata in notturna, proposta negli ultimi anni in occasione del Giovedì Santo.
Si percorre un itinerario sulle tracce dell’antica tradizione del pellegrinaggio alle sette chiese e della venerazione verso il SS. Sacramento, conservato per i giorni di venerdì e sabato santo sull’altare allestito per la sua venerazione.
Al Medioevo risale l’espressione popolare “visita ai sepolcri”, che veniva effettuata dopo la Messa vespertina del Giovedì Santo, interpretando l’altare dell’Eucarestia come il luogo di sepoltura di Cristo.
Partiamo dalla prima tappa, la Chiesa di Santo Stefano dei Cavalieri…
Vi parleremo di un prezioso busto reliquiario attualmente conservato al Museo Nazionale di San Matteo, che approdò nella Chiesa di Santo Stefano dei Cavalieri nel 1596, dalla Chiesa di Ognissanti di Firenze per cui venne originariamente commissionato. Eseguito da Donatello in bronzo fuso, dorato e cesellato, tra il 1420 e il 1430, rappresenta il santo martire Lussorio, morto nel 304, al tempo delle persecuzioni di Diocleziano, nella città di Forum Traiani, l’attuale Fondorgianus in Sardegna. Il culto, tutt’ora molto vivo nell’isola, si diffuse anche a Pisa in virtù dei forti rapporti politici e commerciali esistenti tra la Repubblica Marinara e la Sardegna, così come il culto di altri santi martirizzati in Sardegna: Efisio, Potito, Cesello e Camerino.
La testa del Santo fu in origine conservata e venerata all’interno dell’antico Monastero di San Rossore (versione pisana di Lussorio). Nel 1273 questo complesso religioso passò dai benedettini agli Umiliati, i quali nel 1422 si trasferirono a Firenze nella Chiesa di Ognissanti portando con sè la reliquia e commissionando il prezioso reliquiario a Donatello.