Oggi il Giro delle Sette Chiese arriva alla seconda tappa, la Chiesa di San Frediano, immancabile punto di partenza del nostro “storico“ tour Di Pietra in Pietra.
Lo sguardo del geologo rimane sicuramente affascinato dalla grande varietà di materiali lapidei presenti in facciata: una vera e propria “petroteca” del periodo medievale pisano.
Quarziti, brecce calcaree e calcari neri del Monte Pisano, la Panchina livornese ma anche marmi di importazione (provenienza apuana e dal Mediterraneo orientale) che sono reimpieghi da preesistenti edifici romani.
Ma allo sguardo dello storico, non può sfuggire un particolare così misterioso: un’ iscrizione posta al lato sinistro del portale d’ingresso, che riporta incisi alcuni caratteri di non facile interpretazione. Nell’iscrizione, eseguita su un blocco di marmo si distinguono dei caratteri grafici simili a una m, dei triangoli rovesciati e altri caratteri simili alla lettera greca lambda. Fra una parola e l’altra, si riconosce una croce. Sono state avanzate varie ipotesi dagli storici, tuttavia l’interpretazione più accreditata è che si tratti di una triplice invocazione all’arcangelo Michele, posta vicino alla soglia d’ingresso della chiesa con funzione apotropaica, ossia per allontanare il male dall’edificio sacro. Sempre a Pisa, un’iscrizione analoga la possiamo osservare a fianco del portale est del Battistero di Pisa, e una terza all’interno del chiostro del Museo Nazionale di San Matteo, originariamente proveniente dalla chiesa dei Santi Cosma e Damiano in Via sant’Antonio, purtroppo distrutta dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. In Toscana esistono altre 3 epigrafi dello stesso tipo: 2 presso il Duomo di Barga (collocate sugli stipiti a destra della porta in facciata e della porta sul lato occidentale) e una a Pistoia, visibile a sinistra del portale centrale della chiesa di San Pier Maggiore.
Per approfondire altri interessanti particolari, seguiteci nelle nostre visite guidate appena sarà di nuovo possibile! 🙂